Un’organizzazione con base in Florida, la Eternal Reefs, ha messo a disposizione dei propri clienti un servizio di cremazione con sepoltura delle ceneri in mare. In pratica, con le ceneri derivate dalla cremazione, viene creata una cupola di cemento con dei fori, detta “reef ball”, una palla nella barriera corallina. Questa “reef ball” diventa a tutti gli effetti parte integrante della barriera corallina.

Le singole sfere di cemento sono a pH neutro, misurano circa 1 metro di altezza per 2 di diametro, per un peso complessivo tra i 250 e i 1800 kg. Ciò consente di realizzare l’idea di riposare eternamente in un luogo amato in vita, come il mare tropicale, promuovendo nel contempo vantaggi per la vita sott’acqua.
La cupola artificiale simula infatti alcune caratteristiche delle barriere coralline che, attualmente, in gran parte del mondo, sono a rischio a causa dell’inquinamento, dello sfruttamento eccessivo della pesca e dell’acidificazione degli Oceani.
Garantisce strutture di riparo per i pesci, che possono nuotare attraverso i fori, nonché uno spazio di crescita per alghe e coralli, mantenendo in salute gli ecosistemi marini.
Tali dati sono stati confermati dalla Neptune Memorial Reef, compagnia della Florida che segnala come le barriere artificiali ospitino 56 specie di pesci, così come spugne, coralli, ricci di mare e granchi; e dalla Solace Reefs, che nell’Atlantico installa tali cupole al largo delle coste di Portland (UK) e che testimonia la formazione di nuovi ecosistemi intorno alle strutture.
Durante la pandemia i numeri delle richieste per questo tipo di tumulazione sono triplicati e, ad oggi, la Eternal Reefs ha installato circa 3000 sfere in 25 siti, per un costo che spazia tra i 3.000 e i 7.500 dollari.
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